mercoledì 1 luglio 2009

Nuovi browser, quanta memoria occupano?

In attesa delle prove su Firefox 3.5 rilasciato oggi, ecco i test effettuati su un computer con 4.0 GB di RAM su cui è stato installato il sistema operativo Windows Vista Home Premium.

Questi i browser messi sotto esame: Google Chrome 3.0 Dev, Firefox 3.5 RC, Safari 4.0 ed Opera 10b. Ed ora, spazio ai dati:
A voi i commenti

Un contatore in tempo reale per i download di Firefox 3.5

Per tracciare il lancio di Firefox 3.5, Mozilla ha messo su un apposito sito per tenere traccia dei download dell’ultima versione del proprio browser in tempo reale



Firefox 3.5 è arrivato, scopriamo le novità



Nel corso della serata è stato reso disponibile Firefox 3.5 la nuova edizione del browser web open source patrocinato da Mozilla che raccoglie il testimone dal diffusissimo Firefox 3 per riuscire a competere, ancora una volta, con il diffusissimo Internet Explorer 8 e l'agguerrito Safari 4.
La nuova edizione di Firefox 3.5 porta con sé novità soprattutto velocistiche, con tempi d'avvio ridotti e l'elaborazione di codice JavaScript molto più rapidamente grazie al nuovo motore TraceMonkey. Novità relative alla sicurezza, alla navigazione anonima sul web e a nuove tipologie di estensioni saranno ancora più apprezzate dopo che si entrerà in possesso di quest'ultima versione.


Per scoprire di che pasta è fatto questo nuovo browser vi segnaliamo la pagina di download di Firefox 3.5 per installarlo sul vostro computer.




martedì 17 marzo 2009

Questione di tempo (parte 2)

Ma come facciamo a scendere dal treno?

Per riuscire a comprendere come muoverci nella quarta dimensione dobbiamo necessariamente ricorrere ad un piccolo trucco. Dobbiamo fare un passo indietro ed immaginare un mondo a due dimensioni, dove esista solo “destra-sinistra” e “avanti-indietro”:  un foglio di carta ma senza spessore.

Ora disegniamo un piccolo cerchio sul foglio ed avremo un flatman, un abitante del nostro mondo a due dimensioni.

Disegniamo un quadrato intorno al cerchietto ed avremo dato una casa a flatman. Disegniamo un altro cerchietto ed avremo dato una moglie a flatman. E cosi’ via.

Ma se un giorno dicessi a flatman: “per favore, puoi andare al piano di sopra?” è come se dicessi a voi “per favore, puoi andare al piano di jaxa?”. Flatman non conosce il sopra, come voi non conoscete il jaxa. Per dirla in altri termini, flatman non ha la percezione della terza dimensione, come voi non avete la percezione della quarta.

Ma il fatto di non averne percezione non significa che non esista.

A questo punto, dato che siamo un po’ sadici, iniziamo a sconvolgere la vita di flatman e facciamogli capire che esiste una terza dimensione e come muoversi all’interno di essa.

Prendiamo flatman, alziamolo dal foglio e rimettiamolo in un altro punto. La moglie (che a questo punto sarà già impazzita) vedrà flatman scomparire all’istante, per poi ricomparire in un altro posto.

Flatman sarà quindi in grado di accelerare il tempo, potendo percorrere qualunque tragitto in un tempo brevissimo.

Ma osiamo oltre. Prendiamo flatman, alziamolo dal folgio e lasciamolo nella terza dimensione. La vita continuerà a scorrere nel suo mondo, metre lui sarà in uno stato di “sospensione”, non usurato dal tempo che passa. Aspettiamo qualche anno e rimettiamo flatman al suo posto. Cosa racconterà sua moglie? “un giorno ho visto sparire mio marito all’improvviso, per poi vederlo ricomparire anni dopo cosi’ com’era, come se il tempo per lui non fosse passato”. Ed ecco che flatman è riuscito a fermare il tempo.

Proiettiamo ora il tutto nel nostro mondo. Se qualcuno ci prendesse e trasportasse nella quarta dimensione (fuori dal treno riprendendo l’esempio di prima) spariremmo con un “puff” come successo per flatman,  per ritrovarci in un altro posto e magari in un altro tempo.  

venerdì 6 marzo 2009

Questione di tempo (parte 1)

Viviamo in un mondo a 3 dimensioni. 1: avanti-indietro. 2: destra-sinistra. 3: sopra-sotto. Semplice.

Ma ecco che questa semplicità viene subito minata da dubbi amletici non appena il professore di fisica del liceo ti dice: “c’e’ una quarta dimensione: il tempo!”. Cavolo! Ecco che le salde certezze costruite empiricamente durante le numerose partite di pallone iniziano a vacillare. Allora ci rifletti, ragioni e alla fine lo puoi anche accettare. In fondo è vero, non è sufficiente dire che mi trovo a centrocampo pronto a tirare il calcio di inizio. Così facendo direi solo che mi trovo a 45 metri dalla porta, 23 metri dal guardalinee e 20 metri sul livello del mare (se gioco a Roma). Questo è il dove. E il quando?

Provate a telefonare al vostro amico per avvisarlo della partita: “Ciao Michele, vieni a giocare a pallone al campo vicino alla scuola?” Quale sarà la domanda che farà Michele? Certo, vi chiederà “Quando?”. Non ho fornito la quarta coordinata: il tempo. La partita inizierà a centrocampo e in un preciso momento.

Riformuliamo quindi la nostra prima affermazione: viviamo in un mondo a 4 dimensioni. 1: avanti-indietro. 2: destra-sinistra. 3: sopra-sotto. 4: prima-dopo. O più semplicemente chiamato “Spaziotempo”.

Sorge però subito un problema: possiamo muoverci in alto o in basso, a nord o a sud, a est o a ovest, e i movimenti in ogni direzione sono liberi. Posso decidere di andare avanti o indietro, lento o veloce, spostarmi in ogni direzione. Ho piena libertà di muovermi nelle 3 dimensioni spaziali. Ma nel tempo?

Il tempo è in effetti differente dalle tre dimensioni spaziali dal momento che ne esiste solo una, e il movimento sembra possibile solo in una direzione (avanti). E oltretutto non posso nemmeno decidere la velocità con cui andare avanti (quante volte abbiamo detto “vorrei che fosse presto Domenica!”)

In termini più rigorosi si dice che a livello macroscopico i processi fisici non sono simmetrici rispetto al tempo.

Siamo quindi passeggeri di un treno che procede inesorabile sulle rotaie del tempo. Possiamo scegliere in quale vagone andare, dove sederci, chi incontrare. Tutto tranne chiedere al macchinista di fermarsi, accelerare o tornare indietro. A meno che… io non trovi il modo di uscire dal treno. Ma di questo parleremo nel prossimo articolo.

lunedì 2 marzo 2009

blogMagazine: il giornale dei blogger

Notevole l'iniziativa di blogMagazine, un giornale scritto da blogger con l’obiettivo di "sperimentare la condivisione di idee e conoscenza tramite un nuovo media di rivista sfogliabile/cartacea."

La rivista è consultabile e scaricabile gratuitamente qui.

Io personalmente l'ho scaricato, stampato e letto (sprofondato sul divano). Devo dire che è stata una piacevole lettura. Articoli brevi ed esaurienti, al contrario dei soliti articoli noiosi e prolissi nei quali la vera notizia alla fine sta in 10 righe.
Ho apprezzato la varietà di argomenti (Internet, Software, SEO, Cinema, Console, Mobile ecc..) ed il tocco a volte umoristico se pur sempre professionale. Apprezzabile anche la veste grafica , molto accattivante.

Quindi complimenti agli ideatori dell'inizia e... speriamo arrivi presto il prossimo numero

Facebook - a proposito di privacy

Vi svelo un piccolo trucchetto (per chi già non lo conoscesse). Entrate in facebook ma non dalla solita url (www.facebook.com) ma da quella mobile (m.facebook.com). Andate in fondo e trovate "Ribica telefonica". Cliccate... et volià... i numeri di cellulare dei vostri amici.

L'origine dei nomi - Wii

Nintendo ha battezzato Wii la sua consolle rivoluzionaria sulla base di una ricerca ed uno studio decisamente efficienti: la parola Wii infatti si pronuncia come "we" cioè noi in inglese, il che rende bene l'idea della socialità del gioco, inoltre non ha traduzioni in alcuna lingua ed il logo, con le due "i" accanto, fa pensare a due persone l'una accanto all'altra.

L'origine dei nomi - BlackBerry

BlackBerry ha rischiato di essere conosciuto come Leapfrog (cavallina) perchè scavalcava gli altri telefoni o Strawberry (fragola) per via dei tasti che ricordavano i semi di fragola, ma “straw-” non piaceva come suono e si optò per un altro frutto, la mora (Blackberry appunto).